Nel mezzo del cammin – 35 anni di Fuori Orario

FUORI ORARIO AL POSTMOD: il report di Fulvio Baglivi (curatore del programma)

Il 2 novembre del 2024 Fuori Orario cose (mai) viste ha compiuto 35 anni, la metà esatta della Rai, che nello stesso periodo ha festeggiato i 70 anni dalla prima trasmissione. Un’età di mezzo per questo spazio vuoto e nero notte aperto dal genio e dall’ingegno di Enrico Ghezzi nella Rai 3 di Angelo Guglielmi, tenuto aperto nei decenni dall’azione di un gruppo esiguo di persone, accomunate da un approccio appassionato e ricreativo, di continua ricerca nel magma delle immagini in movimento.

In questi anni il Fuori Orario è stato attraversato non solo da film, schegge e brani di TV, musica, sport, teatro, parole, girati e “materiali” si sono susseguite e mischiate con opere di tantissimi cineasti, senza esclusione di generi, periodi storici, forme e metodi di produzione e di creazione. È anche questa selva di immagini (oltre a quella molto meno poetica di diritti, budget, durate…) in cui ci muoviamo ancora oggi avendo sempre presente l’interrogativo di Bazin, che cos’è il cinema?, che ci ha fatto pensare al titolo dantesco Nel mezzo del cammino per questi 35 anni che continuano…

Oltre a una programmazione speciale, con prime visioni di Chantal Akerman, Wiseman, Grifi, i cortometraggi del periodo First Nation di Chaplin restaurati, abbiamo sentito il bisogno di un momento che restituisse la natura e il desiderio di Fuori Orario di uscire dallo schermo e agire nel presente. Ogni immagine messa in onda non è mai pensata e voluta come sacra, una cosa separata da ammirare, ma all’opposto è lì per rimbalzare nel mondo attraverso gli occhi, le orecchie, le bocche di chi si imbatte o è “seguace” della trasmissione.

Da qui nasce l’idea di proporre un evento/compleanno al PostModernissimo, una sala che amiamo per le affinità di approccio al cinema, un agire innanzitutto esistenziale, fatto di passione e ricerca,  contrario agli accademismi come alla museificazione, che ha nella solidarietà e la complicità con cineasti, amanti, studiosi, sentimenti determinanti, come è da sempre per Fuori Orario.

Ne è nata una serata di festa, con la redazione di Fuori Orario che ha autogestito la Sala Caligari proiettando brani e montaggi di queste tre decadi e mezzo, a chiudere uno dei grandi film dell’anno appena trascorso, Megalopolis. L’ultima opera di Francis Ford Coppola è stata scelta come lampante esempio contemporaneo di un cinema e di un cineasta in continuo mutamento, alla ricerca costante di immagini altre, che affronta il cinema e guarda alla vita senza calcoli e compromessi, con forme e metodi mai riconcilianti né consolatori.

Testi di Fulvio Baglivi – redazione di Fuori Orario
Report fotografico di Eros Pacini

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