Ciao Bambino
Drammatico | Italia | 2025 | 95 min | 6+
Ciao Bambino. Il regista, nel passaggio dal cortometraggio al lungo, conferma le qualità già manifestate.
Attilio è un diciassettenne che vive nel quartiere Traiano di Napoli. Con il padre appena uscito dal carcere, per guadagnare qualcosa accetta di fare da guardiano ad Anastasia, una giovane prostituta che viene dall'Est Europa. Progressivamente tra i due nasce un sentimento che spingerà il ragazzo a fare delle scelte.
Gli appassionati di cinema ricorderanno certamente L'intervallo di Leonardo Di Costanzo. Il plot di base, con location sempre a Napoli, era simile. Due adolescenti costretti a una vicinanza inattesa. Uno nel ruolo di carceriere e l'altra in quello di guardata a vista. Pistone è certamente consapevole di questo precedente ma riesce a sviluppare la propria narrazione in maniera assolutamente originale. A partire dal bianco e nero con cui porta sullo schermo il quartiere Traiano della città, sottolineandone la consistenza quasi di non luogo in cui far crescere dei futuri adulti in grado di scegliere il proprio futuro. Quello spiazzo in cui Attilio, nell'auto o fuori di essa sorveglia Anastasia diviene quasi simbolico di un vuoto esistenziale che non si aspetta neppure più di trovare un riempimento.
Festival e Riconoscimenti
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. Premio Miglior Opera Prima