Divinazioni
Documentario | Italia, Francia | 2020 | 86 minSeconda Distribuzione PostMod e Reading Bloom.
C’è un Sud ancora ricco di magia. Non è qualcosa di visibile, ma una sensazione misteriosa e nascosta che avvolge ogni uomo e ogni cosa e che si rivela nelle storie parallele di Moka, un giovane artigiano di origini marocchine, e di Achille, un vecchio cartomante reso un tempo celebre dalle tv regionali. Moka, ispirato nel sogno dalle parole di Empedocle, scruta e sperimenta nel cuore di una fonderia i segreti della trasformazione dei metalli. Achille, invece, ritorna alla vita civile dopo un lungo periodo di detenzione, fortemente motivato a reinserirsi in società. Dovrà fare i conti con i suoi problemi di salute e soprattutto con un’umanità ormai totalmente trasformata ma che si rivolge ancora a maghi e cartomanti per risolvere i propri problemi o per rincorrere il colpo di fortuna.
Solo ai margini di questo mondo in dissoluzione – dove realtà e finzione, passato e presente, verità e menzogna si mescolano in un rituale di purificazione collettivo – le traiettorie esistenziali dei due protagonisti si sfioreranno, poli opposti e coincidenti del sentire magico, parti di quel sentimento millenario di cui l’umanità avverte la presenza e il bisogno ma che può solo intuire. Prima di ritornare magma.
«Divinazioni è un viaggio, fisico e spirituale, nel Sud del nostro tempo, nel cuore di una Sicilia specchio di un passato da superare e di un presente da cambiare. Ho concepito il film durante i primi incontri con Achille Sidoti, il Mago Atanus, stanca star delle televisioni private del Sud Italia. Un uomo con i segni e le cicatrici di un passato vissuto tra galera, truffe, televisione e cartomanzia. Il suo tentativo di riadattarsi al mondo attraverso i mezzi del passato – la tv – mi ha dato lo spunto per riflettere sulle condizioni della nostra società, soprattutto nei luoghi in cui la superstizione, la paura, la povertà, il desiderio di un cambiamento improvviso, ne definiscono precisamente lo stato, ne tracciano un profilo.» - Leandro Picarella