It’s not me
Drammatico | Francia | 2024 | 41 min | T
It's not me. Per una mostra che alla fine non ebbe luogo, il Museo Pompidou chiede al regista Leos Carax di rispondere, attraverso le immagini, alla domanda: “Dove sei, Leos Carax?”. Leos Carax – It’s not me tenta una risposta, piena di domande, sul cinema, sulla vita e sul regista stesso, ripercorrendo 40 anni di carriera attraverso materiali d’archivio, spezzoni dei suoi film e nuove sequenze, dando vita a un racconto frammentato, poetico e profondamente personale.
Presentato a Cannes 2024, Leos Carax – It’s not me è l’anomala autobiografia di Leos Carax, regista tra i più visionari e celebrati del cinema europeo, vincitore del premio per la miglior regia a Cannes per Annette e autore di film cult come Holy Motors e Gli amanti del Pont-Neuf.
«Un pezzo di diario privato, che spezza la linea Histoire(s) du cinéma godardiano, che risale all’infanzia dell’arte qundi del cinema con l’arrivo del treno a La Ciotat dei Lumière mostrato prima a tutta velocità. Il tempo del cinema può corrispondere o variare col tempo della percezione personale, a partire dalla corsa del cavallo, istantanea e sequenza fotografica di quella di Muybridge. Conta prima di tutto il mondo Carax. Dove sei? Gli sfondi di un temporale, John Ford e Nick Ray. La visione è deformata. Il grido hurrà a Putin, lo sfondo di un temporale, l’immagine di Roman Polanski in dissolvenza in cui Carax racconta la sua vita come quella di un amico ma premette che non l’ha mai conosciuto. La voce, il cinema. Carax ci mette prima il proprio corpo dello sguardo. Un trip allucinogeno di un altro grande film non finito – così come ci sono film molti film non finiti nell’opera del regista francese a cominciare da Pola X – dove il cinema non è il luogo ma solo un dei tanti luoghi per una visione che è prima di tutto un’esperienza sensoriale. Work in Progress».
Simone Emiliani - Sentieri Selvaggi
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