L’Agnese va a morire
Drammatico, storico | Italia | 1976 | 135 min | TAgnese, moglie di Paolo, indomito marxista disabile, in seguito alla morte del marito per mano dei tedeschi, decide di arruolarsi come partigiana. Dopo aver ucciso un tedesco con il calcio del fucile, raggiunge un gruppo di partigiani e ne diventa cuoca e “badante”, tanto che viene chiamata “Mamma Agnese”. A poco a poco, i compagni le affidano compiti sempre più importanti…
«Per il ruolo di Agnese ho scelto Ingrid Thulin, perché avevo bisogno di una grande attrice per portare l’interesse della distribuzione sul film. … Quando le mandi la sceneggiatura, subito il giorno dopo mi chiamò dicendomi: “Io sono una che è nata nelle campagne e ho grandi mani e grandi piedi: io sono Agnese.” E mi chiese di poter stare, prima della lavorazione del film, almeno un mese tra le donne di Romagna, cioè proprio tra quelle donne che avevano davvero fatto le staffette partigiane e che avevano quindi la possibilità di raccontarle tantissimi episodi.» – Giuliano Montaldo
«Dal romanzo (1949) di Renata Viganò: ucciso dai tedeschi il marito comunista, contadina analfabeta partecipa alla lotta partigiana, emancipandosi anche come donna. È il 1° (e l’unico) film italiano sulla Resistenza che ha per protagonista una donna. Dignitosamente illustrativo, privilegia gli intenti informativi su quelli celebrativi e ha un salto di qualità nella parte finale, grazie a un’ottima Thulin e alla fotogenia delle valli di Comacchio.» – Morandini