Last Words
Drammatico | Italia | 2020 | 126 minLast Words. Ultimo film di Jonathan Nossiter, inedito in Italia, selezionato in concorso al Festival di Cannes nel 2020, con Charlotte Rampling, Nick Nolte e Alba Rohrwacher.
Anno 2085. Sulla terra non esistono più né macchine né elettricità. L’intero pianeta è un enorme deserto. Non ci sono coltivazioni; nessun bambino è nato negli ultimi dieci anni. Kal, un diciassettenne di origini africane, sarà l’ultimo uomo sulla terra, e anche l’ultimo cineasta, testimone degli esseri umani sulla terra. Kal parte da Parigi, portando con sé un tesoro enigmatico di spezzoni di pellicole cinematografiche, per raggiungere, attraverso le strade abbandonate d’Europa, Atene, dove sembra che ci sia ancora una comunità di persone. Lungo il viaggio, tra le rovine della Cineteca di Bologna, incontra Shakespeare, un uomo di 124 anni dall’aspetto selvaggio, che ha deciso di recarsi lì ad attendere la morte in solitudine. In un primo momento Shakespeare tenta di scacciare il giovane intruso. Nel lottare con la morte - la propria e quella dell’altro - la magia del cinema regala loro un nuovo desiderio di vivere. Gli ultimi frammenti di film, conservati prima del collasso mondiale, danno al vecchio una rinnovata volontà di vivere, mentre il ragazzo per la prima volta in vita sua, prova una gioia condivisa. Shakespeare sfida Kal a costruire una cinepresa per utilizzare l’ultimo lotto di pellicola vergine. Il viaggio alla ricerca di altri sopravvissuti adesso include il sogno di realizzare una cinepresa, così da filmare gli ultimi momenti del genere umano. Giunti alle rovine dell’Acropoli, Kal e Shakespeare rimangono sbalorditi nel vedere che i sopravvissuti da decenni di catastrofi ecologiche, sono stati in grado di creare una comunità pacifica, anche se un po’ apatica. Fanno amicizia con Zyberski, un dottore polacco eroicamente altruista, Batkl, un’affascinante, anche se sconcertante donna anziana e Anna, un’italiana dall’aspetto fragile ma molto determinata che tenta disperatamente di coltivare qualcosa di commestibile in una terra che ormai produce solo frutti velenosi. Attraverso Batlk, Anna e lo stare insieme, Kal sperimenta emozioni mai provate prima. Nel frattempo, Kal e Shakespeare creano un estemporaneo “Cinema Paradiso”, proiettando frammenti di film che alimentano la gioia di tutti. Una nuova energia sembra scorrere nella comunità. L’ondata di ottimismo cresce quando Batkl rimane miracolosamente incinta nonostante l’età e il giardino di Anna inizia a mostrare i primi segni di vita. Con la cinepresa finalmente funzionante, Kal inizia a filmare tutto ciò che vede. Nell’euforia dell’estate del 2085, avviene un ultimo miracolo: è nata una bambina, la prima sulla terra dell’ultimo decennio. Ma la morte di Batkl durante il parto e l’improvviso ritorno durante l’autunno di un virus mortale, che riduce considerevolmente il numero dei sopravvissuti, preannuncia la fine. Nell’inverno del 2086 sono rimaste in vita solo 40 persone. Quando muore anche la bambina, Zyberski, guaritore e leader
morale dell’accampamento, inizia a mostrare i primi segni del contagio. Kal e Shakespeare si svegliano di notte e vedono Zyberski uccidere i restanti sopravvissuti. Zyberski si ferma solo quando si ritrova di fronte a Shakespeare Improvvisamente rivolge l’accetta verso se stesso e si suicida. Dopo il massacro, rimangono in vita solo Kal e Shakespeare. Shakespeare e Kal lasciano l’Acropoli per recarsi sull’isola di Patmos, portando con loro la cinepresa e gli ultimi rulli di pellicola. Si stabiliscono in una grotta. Kal conserva l’ultimo testamento filmato dell’umanità in un sarcofago di pietra. Poi, come gli abitanti delle grotte di Lascaux, scrive la sua storia e quella di Shakespeare sulle pareti della grotta: una supplica di speranza per il futuro, un segno indelebile del passato. Per diversi giorni Shakespeare rimane a fissare il mare, immobile. Una mattina, viene sopraffatto da un incontrollabile attacco di risa e muore tra le braccia di Kal. Da solo il giovane uomo si prepara alla sua fine. Ma come avverrà?