Maledetta primavera
Commedia | Italia | 2020 | 94 minÈ il 1989. Nina ha undici anni e una famiglia incasinata, il padre e la madre litigano sempre, Lorenzo ‐ suo fratello minore ‐, quando si arrabbia, diventa un pericolo.
Dal centro di Roma si ritrova catapultata in un quartiere di periferia, fatto di palazzoni, ragazzi sui motorini e prati bruciati. Anche la scuola è diversa, non ci sono le maestre ma le suore, non ha neanche un amico. Ma un incontro improvviso stravolge tutto, come una tempesta: ha tredici anni, abita nel palazzo di fronte, è mulatta e balla la lambada. Il suo nome è Sirley, viene dalla Guyana francese, in Sud‐America, e ha un sogno ambizioso: interpretare la Madonna nella processione di quartiere. Sirley è una creatura strana, con un passato difficile, piena di fascino e di mistero.
«La scommessa è stata quella di raccontare la periferia con un altro tono vivo, fresco e vitale, di qualcuno che, come me, vi ha trascorso gli anni decisivi della sua infanzia e quindi della formazione del carattere.
In questo senso ho cercato di fare un racconto più vicino alla realtà, proprio perché fa parte della mia esperienza personale: il vuoto lasciato dagli spazi può accendere la fantasia, il caos di un quartiere disordinato porta a incontri con personaggi insoliti, come Sirley. E in quella confusione c’è la vita.» - Elisa Amoruso
«Maledetta primavera è il racconto di come il desiderio plasma e trasforma l’infanzia in adolescenza. Una storia di crescita e di solitudini. Una storia d’amore vista con gli occhi di una bambina che cerca il suo posto nel mondo.» - Danilo Gargano, cinematographe.it
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