Vampyr
Horror | Francia, Germania | 1932 | 73 minUno dei grandi film della storia del cinema, una delle avventure più enigmatiche e coinvolgenti che gli occhi degli spettatori abbiano mai incontrato, e uno dei restauri più preziosi realizzati dalla Cineteca di Bologna.
Realizzato da Dreyer nel 1931, all’indomani del capolavoro La passione di Giovanna d’Arco e dell’avvento del sonoro, liberamente ispirato ad alcuni racconti di Sheridan Le Fanu, Vampyr è un film horror, un film fantastico, un film di nebbie, di luminescenze, di poche parole, di terrificanti rumori. “E quando fu sul ponte, gli vennero incontro i fantasmi”: da qui parte la strana avventura del giovane David, che solo in un paese straniero (forse un sogno, forse il suo inconscio), immerso in un eterno crepuscolo, dovrà affrontare segnali malefici, ombre ambigue, misteriose morti, indecifrabili personaggi per trionfare sull’occulto, invisibile vampiro e poter tornare alla luce e all’amore.
«Horror onirico, girato in ambienti naturali, affida il suo fascino all'atmosfera (fotografia di Rudolph Maté) e a inquietanti suggestioni più che agli effetti di spavento. Dialoghi ridotti al minimo, efficace mix di rumori. Celebre la sequenza della sepoltura di David Gray (interpretato, sotto lo pseudonimo di J. West, da uno dei produttori, il barone Nicolas de Gunzburg), in soggettiva dalla bara. "... per la sua portata e la sua selvaggia poesia, è un'opera degna di succedere al Nosferatu di Murnau ..." (L. Eisner). Girato muto e poi postsincronizzato in 3 versioni parlate in francese, tedesco e inglese i cui negativi immagine e suono sono andati perduti. Con le copie incomplete della versione tedesca e francese nel 1998, a cura della Stiftung Deutsche Kinamathek e della Cineteca di Bologna, fu realizzata un'edizione tedesca il cui sottotitolo è Der Traum des Allan Grey.» - Il Morandini
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